Per la Decima Giornata Europea contro la Tratta si terrà un lancio di palloncini #LIBERAILTUOSOGNO alle 12.00 in Piazza Cavana. A seguire alle 18.30, nell'ambito di S/Paesati 2016 al Teatro Miela, mostra fotografica dei luoghi di provenienza delle donne vittime di tratta.
La tratta di esseri umani è un fenomeno preoccupante all’interno dell’Unione Europea, dove, secondo le stime dell’Organizzazione Internazionale del lavoro, un milione di persone, sono vittime di traffico di esseri umani e grave sfruttamento. Il traffico di merce umana è un business, che frutta svariati miliardi di euro. Un'industria globalizzata, che interessa tutto il pianeta e che secondo alcune stime per l'80% è legata allo sfruttamento sessuale (di cui il 20% minori). I luoghi di maggior provenienza delle vittime sono l'Asia Orientale, il Sud America, l'Africa Occidentale e l'est Europeo. Se ci concentriamo nella sola Europa, il 36% delle vittime proviene dall'Africa (la Nigeria è capofila di questa non invidiabile classifica), il 26% dall'Est Europeo e il 9% dall'Asia. Oltre allo sfruttamento sessuale, le vittime sono schiave del lavoro (in agricoltura, nei laboratori manifatturieri, nel lavoro domestico), delle economie illegale forzate (spaccio di stupefacenti e furti), dell’accattonaggio e coinvolte in matrimoni forzati. Privare le persone della libertà, sfruttarle e venderle come merci a fini di profitto, costituisce una grave violazione dei diritti umani. La tratta di esseri umani non può essere tollerata in alcuna forma, che sia in Europa o nel resto del mondo.
Abbiamo l’obbligo, sia morale che giuridico, di intervenire. Dobbiamo tutti fare in modo che da domani il tema della tratta non torni solo tra le mani delle forze dell'ordine, delle associazioni e dei servizi sociali. Dedichiamo tutti un pensiero a questo devastante fenomeno. Liberiamo il sogno di molti bambini, donne e uomini del nostro pianeta.